lunedì 4 maggio 2015

Occorre tanto


Occorre tanto per conoscere davvero qualcuno.
La pazienza, perché molte persone non rivelano tutto e subito di sé. Anzi. Molto spesso si incontra gente che è un po' come Pollicino, che vive la sua vita lasciando per terra mollichine di pane, affinché tu, prima o poi, decidi di seguirle. Le briciole però sono piccole, non ti saziano mai, e ti lasciano sempre desideroso di arrivare alla tavola imbandita. Queste persone-pollicine non dovrebbero essere mai giudicate, almeno finché non arrivi al dessert, e ti capita quello alla frutta, mentre a te piace il cioccolato. O quanto meno puoi dire la tua quando loro, timidamente, ti hanno detto tutto tutto, guardandoti da sotto le ciglia e sbirciandoti in attesa di una risposta.
Poi ci vuole voglia, perché senza la voglia di conoscere non esiste alcun percorso. Ulisse viaggiava perché era affamato di conoscenza. Ecco, bisognerebbe essere un po' come lui, ma attenti a non divorare chi ci è di fronte. Soprattutto c'è bisogno di essere disposti ad accettare quello che l'altro ci dà e ad aver voglia di condividere quel che è nostro.
C'è bisogno di tempo, che sembra non bastare mai, ma che è l'unica dimensione attraverso la quale il percorso si snoda e si complica. Tempo per ascoltare, per dire, per sorridere, per ricordarsi che, anche se in balia della corrente, se facciamo un paio di bracciate in più, ci ritroviamo in compagnia, per ricordarsi che non ci siamo solo noi, ma anche gli altri, che aspettano una nostra parola, e tempo per crescere e invecchiare un po' insieme.
Serve la capacità di indossare la sua pelle di tanto in tanto. Di solito siamo così stupidamente convinti di avere l'esclusiva del dolore, della gioia, delle preoccupazioni, della vita, in generale. Eppure bisognerebbe chiedersi come sarebbe infilarsi nella pelle e nelle emozioni di chi ci vive accanto. 
Per conoscere un uomo devi capire il saggio, il bambino imbronciato, l'adolescente scapestrato, l'amante insaziabile. Per conoscere una donna ricordarti la bambina vestita da principessa, la madre premurosa, l'amica indecisa, la ragazza innamorata. Conosci qualcuno anche attraverso il modo in cui vede il mondo. Come io leggo i vostri blog e guardo il mondo filtrato dai vostri occhi. 
Lo conosci davvero quando ti soprendi con lui di ciò che lo soprende, quando capisci perché ama ciò che ama e odia ciò che odia, quando, se chiudi gli occhi, sai di che colore vede il mondo, nonostante tu lo vedi di una sfumatura diversa. Io vivo il mondo tinto di verde, di blu e di arancio, e voi?
E poi occorre tanta lungimiranza. Capire ed accettare se quel qualcuno ci cambierà la vita, in bene e in male, se potrà arricchirci, rubarci qualcosa, che sia il cuore, la mente o il tempo, o se in tasca ha quel pezzo di puzzle mancante che potrebbe combaciare con quello che hai tu, anche solo per un momento.
Ma più di ogni altra cosa, per conoscere davvero chi ti è vicino occorre che tu conosca te stesso. Altrimenti, a forza di essere oscuri a noi stessi, si è oscuri anche agli altri.


15 commenti:

Francesco ha detto...

e come mai questo post così riflessivo se non introspettivo ?

G ha detto...

Mi sono resa conto di dovermi fare delle domande, prima di dare risposte al mondo... E quindi sto provando ad ascoltarmi di più :-)

Federica ha detto...

e poi noi stessi siamo gli unici su cui possiamo fare sempre affidamento, che ci piaccia o meno.... quindi tanto vale conoscerci bene :)

Nella Crosiglia ha detto...

Gran bel post mia cara G. perchè la conoscenza degli altri è una delle cose più difficili della vita. Parlo sicuramente di quella vera!
Giustissimo , spesso non conosciamo neppure noi stessi e allora come potremmo metterci nei panni degli altri?
E questi altri, quante " brilliant disguise " si mettono durante l'arco della giornata?
' Purtroppo troppe!, tante e noi come possiamo allora non avere mai sorprese?
Accontentiamoci di avere un barlume di conoscenza e chi ci sta vicino se così è, si farà capire solo con un gesto, senza una parola , solo con uno sguardo e solo con un sospiro..
Ti abbraccio forte!

Unknown ha detto...

"Serve la capacità di indossare la sua pelle di tanto in tanto. Di solito siamo così stupidamente convinti di avere l'esclusiva del dolore, della gioia, delle preoccupazioni, della vita, in generale. Eppure bisognerebbe chiedersi come sarebbe infilarsi nella pelle e nelle emozioni di chi ci vive accanto. " Questa frase andrebbe presa e postata ovunque, ormai siamo chiusi in un individualismo pauroso, siamo sempre e solo noi, i peggiori nel male, i migliori nel bene. Manca davvero l'empatia. Hai ragionissima!

G ha detto...

Quanto hai ragione, Fede... :-)

G ha detto...

Dolcissima Nella! A volte credo che abbiamo anche il problema inverso...che usiamo tanti brilliant disguise e ci dimentichiamo di cosa c'è sotto, a tal punto da vederci come gli altri ci vedono e non come realmente siamo..
Un abbraccio altrettanto forte, dolcissima!

G ha detto...

Mi sembra che siamo empatici in maniera casuale e arbitraria, quando l'empatia è qualcosa di innato e funziona verso tutti... Un abbraccio B :-)

Francesco ha detto...

Brava!

Patalice ha detto...

di quando in quando [spessissimo a dire il vero...] interrogo me stessa sui significati delle cose, ne esco perdente talmente di sovente che penso dovrei smettere

G ha detto...

C'è già troppa gente che non lo fa mai...trovo lodevole il pi spesso, anche se a volte ci fa sentire come pesci rossi in mezzo all'oceano!

Mariella ha detto...

Che post pregno di riflessioni. Sai, per molto tempo nella vita mi sono affannata a cercare di comprendere gli altri. Ma mi sfuggivano. Pur se li guardavo con i loro occhi. C'era sempre qualcosa che non capivo. Comprendere se stessi e farsi le domande giuste e' il punto di partenza.. Io sto ancora a questo e il cammino spesso e' impervio. Ma sapere come sei tu, ti da anche la prospettiva degli altri. E sei più aperta a quei nuovi "te stessi" che ti ritrovi di fronte. Un bacio bella e profonda G.

G ha detto...

Sono davvero curiosa di quello che incontrerò in me stessa... Soprattutto in questo momento della mia vita! :-)
Un forte abbraccio dolce Mari :-)

Alligatore ha detto...

Riflessioni molto belle e importanti. Nonostane si cerchi di entrare nella pelle degli altri, è sempre difficile, forse doloroso, strano, ma interessante e da fare, sicuramente da fare.

G ha detto...

Doloroso e interessante soprattutto, hai ragione Alli!