venerdì 15 settembre 2017

Spesso è il corpo e non il cuore



Spesso è il corpo e non il cuore a ricordare meglio.
Ultimamente mi ha sotto scacco.
E' lui a ricordarsi le braccia morbide di mia nonna, quel collo rugoso e la pelle sempre fredda, l'odore della crema Nivea sulle mani, che ci appiccicava un po' sul viso quando ci accarezzava le guance. La sensazione della sua guancia floscia sulla mia piena, così rassicurante. 
Sempre lui che la mattina si gira nel letto e istintivamente dà la schiena a quella parte ormai vuota, in attesa di sentire le sue braccia ancora calde di sonno che ti stringono. Il formicolio della barba sulla pelle, i muscoli che si tendono. Le mani che cercano qualcosa che non c'è, per aprirsi a stella e sentire che sì, sei ancora qui, non sei a lavoro, è ancora presto, dormiamo.
Lui mi ricorda il contrasto tra la mia pelle morbida e gli scogli porosi di Sliema, caldi e ruvidi di salsedine, e quella sensazione di pace quando ho chiuso gli occhi al sole e tutto è diventato bianco dietro le palpebre chiuse. Come sentiva che tutto era al posto giusto, il mondo pieno di promesse, vicina la sera in cui i liquori maltesi mi avrebbero bruciato la gola .
Ma ora gli sto insegnando a stare in pace. Un esercizio di pazienza, di tranquillità, per fare tutto con lentezza, misurare i gesti, assaporare i biscotti la mattina, poggiare bene il piede mentre corro e regolare il respiro.
Correre mi sta aiutando a vivere. Imparo a respirare, a scandire le falcate, riesco persino a calcolare approssimativamente quanti minuti posso ancora correre prima di sentire il respiro pesante. 
Questo sto insegnando al mio corpo, e alla mente. Ascoltati. Godi di ogni secondo. Non correre. Frena le sinapsi.
Respira.
Vivi piano, finché puoi.
Piano.
Respira.

16 commenti:

Alligatore ha detto...

Vivere piano, un ottima cosa da imparare in queste nostre vite sempre di corsa ... per arrivare dove poi?

Pier(ef)fect ha detto...

Mi pento di non aver allenato prima il mio corpo a ricordare certe sensazioni. Adesso mi capita di scavare nei cassetti della memoria per cercare di ricordare ma non sempre riesco.

G ha detto...

Forse da qualche parte si arriverà pure, ma ho capito che non fa per me. Anzi, mi fa restare sempre nello stesso punto :)

G ha detto...

Fa bene ricordarle (alcune le ho riscoperte poco fa, con sorpresa)... altre, forse, ci rendono solo molto malinconici. Ma è pur sempre bello, che il corpo ricordi. Credo :)

Francesco ha detto...

beh, voglio pensare che io ti sia stato da esempio per l'inizio della tua avventura da runner..... e più allungherai il minuto, più il corpo ti insegnerà qualcosa.

G ha detto...

Pensalo, pensalo. Mi piace la tua schiettezza da mente runneristica. Chissà che penseresti degli ultimi mesi, caro Fra.

Federica ha detto...

io ho sempre il fiatone... dovrei iniziare anche io a respirare per davvero!

G ha detto...

Fallo, Fede, ti giuro che poi un pochino si sta meglio. Quando diventa un'abitudine, poi, penso si stia ancora meglio :)

Francesco ha detto...

eh non so, dammi qualche indicazione di massima

G ha detto...

Qualcosa c'è nello scorso post :) penso si senta, che ho preso un'altra bella tranvata, dopo quella "tedesca"...

Icaro ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Icaro ha detto...

Il cuore è sempre stata solo una metafora... Ma mente e corpo parlano davvero ed è bene, per essere sereni, ascoltare tutti i loro messaggi

Mariella ha detto...

Ma guarda, ogni tanto ritorni.

G ha detto...

Un po' malconcia, ma torno :)

G ha detto...

Verissimo. Anche se a volte sarebbe bello anche un po' di silenzio :)

Daniela Petrucci ha detto...

Ciao sig. E sig.ra
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Cordiali saluti

Sig.ra Daniela Petrucci