martedì 19 aprile 2016

Spent

Lo so che vi ho abbandonati. 
Ho appena visto il commento di Mari che si è impensierita e mi sono resa conto che dovevo fermarmi, almeno un minuto, e farmi sentire, dirvi che sto bene, o almeno credo.
Non so cosa abbia contribuito di più al mio silenzio. Togliere i denti del giudizio non è stata cosa facile, soprattutto a meno di due settimane dal supermegaconvegno, eppure, dopo essermi gonfiata come una zucca e aver resistito all'impulso di buttarmi dalla finestra per il dolore, mi sono sgonfiata e lanciata corpo e anima in questa grande e faticosissima esperienza che è stato il convegno in onore dei 400 anni della morte di Will. Oh, se sapesse che cosa abbiamo fatto, quanti treni, ore in piedi, pasti saltati solo per lui. 
L'esperienza è stata fantastica, avere le più grandi menti Shakespeariane nella stessa sala, a pochi passi, attaccarci bottone con ogni scusa, e vedere uno dei più grandi anglisti al mondo chiederti su cosa stai lavorando, TU!, piccolo esserino con un diavolo per capello che correvi a destra e sinistra per registrare gli ingressi, portare bottigliette d'acqua, ascoltare di nascosto gli speakers, sistemare microfoni e così via. MI sono resa conto di quante persone ci sono che amano quello che amo io, di che piccola grande comunità siamo, ognuno con i propri vanti, i propri spigoli e inclinazioni, e come le relazioni tra i "grandi" siano spesso una delicata e intricata partita a scacchi. 
E' stata la settimana (e il mese di grandi preparativi) più soddisfacente della mia vita, ma mi ha lasciata completamente spenta. Una terra desolata che fatica a riprendere le forze, i ritmi, i fili del discorso, ma che oggi è rientrata in facoltà in pompa magna e alla velocità di una Ferrari, lanciata di nuovo a tutta velocità contro un muro.
E in tutto questo il mondo non smette di girare. Perché non smette di correre? La giostra va veloce e la mia testa corre e corre e corre e io non mi sento pronta a raggiungere quei pensieri che mi precedono, e ogni tanto si girano e mi sorridono indulgenti, dicendomi "Tanto prima o poi dovrai affrontarci" e io mi nascondo, chiudo gli occhi e cerco di vivere minuto per minuto, e fallisco miseramente, perché mi sale l'ansia.
Ma dov'è finita tutta l'energia e il sorriso che avevo durante il convegno? Se per caso li incontrate, rimandateli da me.
Nel frattempo, vi abbraccio tutti e vi leggerò presto, piano piano, riprendendo i fili anche della vostra vita.
Con immenso amore,
G

8 commenti:

Mariella ha detto...

Ora sono più serena. Non che immaginassi chissà cosa. Ma avevo voglia di sentire che stavi bene.
Stanca ma bene. E più ricca di prima.
Ci sentiamo prossimamente con più calma.
Ti abbraccio forte, ragazza bella.

Francesco ha detto...

beh, in effetti non pensavo al peggio, ma avevamo bisogno di tue notizie e del tuo bel musino :-)

Magnoli@ ha detto...

sei forte, ritroverai cio' che credi di aver perso.
:-)

Pier(ef)fect ha detto...

Ricordavo di questo convegno ma non ricordando quando si sarebbe tenuto (non l'hai detto mi pare) l'assenza mi pareva giustificata :)
Secondo me devi darti tempo di riprendere e vedrai che riuscirai a raggiungere quei pensieri ad uno ad uno e ad affrontarli!
Un abbraccio.

Alligatore ha detto...

Ben ritrovata ... e ora, con la Primavera sbocciata, ritroverai l'energia che vuoi, l'energia che ti serve ...

PuroNanoVergine ha detto...

Dalla lettura del post non traspare la mancanza di energia che hai sempre mostrato, la passione per i tuoi studi, per quello che fai.
Mi sembri la solita ragazza effervescente.

p.s. che bel sorriso che hai: neppure lui è sparito :-)

UIFPW08 ha detto...

mmm.. un po si ma rieccoti sempre splemdente e.. bellissima.
Bentornata
Maurizio

Patalice ha detto...

siamo tutti rinfrancati nell'averti sentita... presa da una nuova [meravigliosa] avventura che ti ha portato a conoscere menti esplicitamente stimolanti, in un'avventura che coinvolge... e parecchio!