lunedì 11 settembre 2017

Lettera a G diciottenne



Cara G,

ho pensato di scriverti questa lettera dal futuro, in un momento in cui mi piacerebbe avere qui la te di ora, quasi dieci anni più giovane, e darle qualche consiglio come si fa con le sorelle minori. 
Adesso hai ancora i capelli lunghi fino alla vita, quei boccoli un po' indecisi come te, e il corpo più slanciato e con qualche curva in meno, e non sai ancora bene che farci.
Ti piace la matematica, un po' meno biologia, e pensi ancora che vorresti studiare astrofisica. Stai mettendo qualcosa da parte per comprarti un telescopio, e non riesci a fare a meno di sentirti sempre un po' fuori posto, con quel naso sempre troppo in giù, sui libri, o in su, a fissare il cielo e fare pensieri troppo grandi e troppo lunghi per te.
Vorrei fossi più serena, più libera, che ti sentissi meno sola e che ricordassi che, a volte, essere un po' folli fa bene. Che c'è del buono anche nelle persone di cui non parli bene la lingua e di cui non comprendi come facciano ad amare il Grande Fratello o i libri di Nicholas Sparks. Vorrei ricordassi che tutti hanno qualcosa da insegnarci, e che alla tua età bisogna saper stare con tutti, non solo con se stessi.
Ricordati che mamma ti vuole bene, anche se non te lo riesce a dimostrare, chiusa in quella torre di vetro, lontana e irraggiungibile a te e a papà. Lo so che con quel corpo non sai bene come ci si muove, che nessuno è lì con te ad insegnarti come essere una donna, e che TipoX ti chiede di fare passi che non sei pronta a fare. Ecco, vorrei dirti che fai bene ad essere gelosa del tuo corpo e delle tue emozioni. Conservale per chi, un giorno penserai, meriterà di rubartele un po'. E hai fatto bene ad aspettarlo.
Non piangere quando anche quello non durerà. Non piangere perché la Germania ti ruba la felicità e nemmeno quando capirai che non è stata colpa della Germania. 
Scoprirai che il cuore puoi donarlo ancora, stavolta come una donna, che inizierai a pensare in grande, a rinchiudere il tuo cuore tra le mura di una casa con i gerani rossi sul balcone, con un cane, nel caos di una città che diventerà lo sfondo di una vita nuova, da dividere in due, scandita da riti.
Piangerai e soffrirai tanto, quando il cuore ti si spezzerà di nuovo, e stavolta sarai una donna. Ti sentirai ancora più persa e smarrita. Penserai che non valga la pena, che in fondo la tua vita sta bene così com'è, con i tuoi impegni, il ritmo scandito dai tuoi respiri e da quei piccoli, grandi gesti che ti sembreranno conquiste inimmaginabili: girare per la grande città da sola, senza una meta, o non perderti quando dovrai andare a fare un colloquio di lavoro in un posto nuovo, o andare al cinema da sola, o, soprattutto, quando starai per iniziare il dottorato e cominceranno a pioverti dal cielo mille opportunità.
Eh sì, alla fine, a 26 anni, non stai lavorando all'MIT. Non sei un'astrofisica specializzata nell'espansione dell'universo e nello studio del red shift, tuttaltro. Hai vinto una borsa di dottorato e ti sei perdutamente innamorata di Christopher Marlowe e di William Shakespeare. Stai pubblicando articoli negli Stati Uniti e ti ritrovi un po' di qua e un po' di là a parlare a qualche convegno. Sì, proprio tu che diventavi rossa solo a dover essere interrogata davanti a tutta la classe. Proprio tu che volevi osservare il cielo e farne la tua vita, ora ti perdi nell'infinita risonanza di una parola. Proprio tu che hai sempre avuto paura dei cambiamenti, ora sei a un passo dall'inizio di una nuova vita, con il cuore un po' rotto e tante speranze, tanta voglia di immergerti in un cielo diverso e farne un assoluto, finché non sentirai che è il momento di rispostare lo sguardo anche al di fuori di te.
Sorridi sempre. Anche se ora soffri perché vorresti una vita piena di avventure, pazienta. Arriverà Malta, arriveranno gli amori, arriverà Tequila e diventerà tua sorella, arriveranno i viaggi con lei, la vostra amicizia itinerante Nord-Sud che si consumerà su treni, Whatsapp, weekend toccata e fuga e chiacchierate a cuore aperto alle tre del mattino su uno scoglio, il mare che scroscia e un Margarita di troppo. Arriverà questo momento, appena compiuti i 26 anni, in cui sarai sul margine di un precipizio, e ti sentirai spaventata ed eccitata allo stesso tempo. 
Ma io voglio che tu tenga sempre a mente che saltare fa paura, ma tu ne sei in grado. Non pensare mai di non avere ali abbastanza forti. Anche se te le sei fatta da sola e non sai bene se hai avanzato qualche vite, tu buttati. Ti sorprenderai di quante cose puoi fare e quanto lontano puoi andare.
E magari adesso ti suono come una matusa. Magari pensi che la tua te ventiseienne è una gran rompiballe.
Ma se ti consola, la me di ora già pensa che se fra dieci anni si riscriverà una lettera, ci scriverà gli stessi identici consigli.

Con amore,

la tua te, dieci anni dopo.

5 commenti:

MikiMoz ha detto...

Bellissimo.
E' un ottimo esercizio per riepilogare la vita, per capire dove sbagliavamo, cosa c'era da smussare, e dove invece andavamo forte^^

Moz-

minerva ha detto...

Ehi tu, quanto tempo <3
sonoc osì felice di ritrovarti, ogni tanto passavo di qui per sapere come stai, se davvero ci avessi provato, col dottorato, e se i tuoi sogni accademici fossero andati a buon fine. però ho abbandonato il mondo blog, un po' perché avevo bisogno di altre cose, un po' perché il primo anno di università mi ha fagocitata. Mi sono spostata in altri mondi, che sono nella fattispecie facebook, dove ho una piccola pagina in cui racconto le mie avventure di non vedente e di lettrice, e su youtube, perché ho deciso che voglio provare anche a parlare, di ciò che vivo e di ciò che leggo, anche solo per imparare a esprimermi meglio. E quindi niente, se volessi seguirmi anche in questi altri universi, e anche fare un po' di conversazione, aggiungimi su Facebook, se ce l'hai, mi chiamo Cecilia Margherita. Se sei sprovvista di Facebook, il mio canale youtube arruffatissimo si chiama Cecilia Margherita, che è poi il mio nome, e se hai voglia di sentirmi sprolocuiare sarai sempre la benvenuta. E niente, la tua lettera mi ha commossa, perché adiciotto anni, prima dell'università, ero maledettamente come te, ed effettivamente giudicare gli esseri umani in base a cosa guardano/cosa leggono è sempre stato molto da me, quindi comprendo. <3
un abbraccio, e complimentissimi per tutto

G ha detto...

Mi piace la parola "esercizio", Moz.
In questo periodo della mia vita mi sto esercitando a fare molte cose, crearmi piccoli riti prima fra tutte. E questa cosa mi è stata utile, perché alla fine la G diciottenne ogni tanto riemerge e ha bisogno di rassicurazioni :)
Siamo un po' sospese tra presente e passato, io e lei.

G ha detto...

Cara Cecilia, ho ascoltato tutti i tuoi video in un pomeriggio.
Che dire? Sei come ti ho sempre immaginato, una voce forte, squillante e allegra, che sa raccontare tanto con semplicità e voglia di comunicare.
Grazie di avermi coinvolta, ti seguirò con ancora più interesse!
Un abbraccio forte, G.

Daniela Petrucci ha detto...

Ciao sig. E sig.ra
Offrire un prestito tra individuo a un tasso del 2% per avviare la propria attività o per un progetto. Concedo un prestito attivo di € 3.000 a oltre € 900.000. Se hai bisogno di soldi per altri motivi, non esitare a contattarmi per ulteriori informazioni
E-mail: danielapetrucci07@gmail.com

Ecco il nostro numero per raggiungerci tramite Whatsapp
+33756857346

Cordiali saluti

Sig.ra Daniela Petrucci