mercoledì 24 giugno 2015

Estinzione, immigrazione e confusione

Dal titolo, a parole chiave, potete ben intuire (potete?) più o meno gli argomenti all'ordine del giorno.
Domenica ennesimo cinemino con Gigante: decidiamo di comune accordo di vedere Jurassic World. Mai scelta fu più azzeccata per due patiti di dinosauri e di Spielberg (lui). Ecco, gli ingredienti del solito film alla Spielberg (da notare che lui non è il regista, ad onore del vero) ci sono tutti: eroe un po' ribelle e dalle buone intenzioni, eroina che si scopre coraggiosa e che da maniaca del controllo diventa una specie di Rambo in gonnella, creature amate-odiate da salvare e da salvaguardare dall'avidità dell'uomo, il cattivo di turno avido che gioca a fare il Prometeo che vuole salvare il mondo. Insomma, questo Jurassic World è un po' la rivisitazione di Frankenstein in chiave spielberghiana. Eppure l'ho adorato! Eravamo soli in sala, il che ci ha permesso di commentare le forme della protagonista femminile (lui) e di piangere come Dawson quando Joey sceglie Pacey alla morte dei brontosauri (io - da notare che il Brontosauro era ed è tuttora il mio dinosauro preferito) e di urlare all'unisono "URCA!", quando il Mesasauro si pappa lo squalo. La serata si è conclusa con una pizza alle undici di sera, una birretta e l'ennesima riunione stile ONU sulla situazione sentimentale del Gigante; che quella di Ridge, a confronto, è robetta.
Ora, io non sto qui a fare tiritere pseudo-politiche sulla situazione degli immigrati in Italia: un po' perché non ne so abbastanza, un po' perché come saprete il mio blog non è uno spazio di discussione politica. Anzi, io sono una completa profana del genere; ovvio che ho le mie idee, ma qui vorrei esprimere un pensiero diverso. Oggi pensavo a cosa si prova ad essere bollati come 'indesiderati' ovunque si vada, al senso di inadeguatezza, di umiliazione che si debba provare quando non si ha nulla e nessuno su cui contare, alla paura che si può provare quando sei un bambino e i tuoi genitori ti mettono da solo su un barcone con centinaia di sconosciuti per darti un futuro e ti ritrovi in un paese che non è il tuo, accolto da medici e volontari che però non hanno il sostegno che dovrebbero avere. Spesso pensiamo a quanto sia penoso per un genitore separato e senza lavoro, o per un disoccupato, o per un senzatetto andare alla mensa della Caritas per farsi dare un pasto caldo e ho sentito tante persone parlare di "dignità umana da mettere al primo posto". Ecco, io credo che a volte si consideri poco il lato umano della questione e molti, in particolare coloro che sarebbero preposti ad aiutarci, pensino troppo al lato economico.  Lo so anche io che la questione degli immigrati è una questione anche e soprattutto di numeri, ma magari dovremmo tutti, quelli con i pregiudizi, quelli che ce li rispediscono qui, quelli che possono ma non vogliono cominciare a risolvere il problema alla radice, proprio da dove questi flussi di morte e disperazione nascono, mettere da parte i numeri per un attimo e considerare l'uomo (e sottolineo che so benissimo che non tutti hanno davvero bisogno di essere qui) che c'è dietro certe scelte.
Confusione? Confusione. Nel senso che mancano meno di due settimane alla conferenza e il mio discorso è ancora un'araba fenice, encefalogramma piatto, zero, nisba. Nel senso che grazie alla stramaledettissima Ryanair ho solo un bagaglio a mano per sei giorni; sei giorni che comprendono serate di gala, un concerto, un'escursione, il mio intervento e probabilmente pioggia e dieci gradi in meno che qui. Nel senso che lunedì comincio il mio secondo lavoro, e domani vado a firmare con l'università un contratto per un part-time retribuito che diventa il terzo, e sono felicissima, anche se mi sento un po' come un cavalluccio su un carosello che non si ferma mai. Nel senso che con Tegolino è un periodo no, un'impasse, di quelli che o li superi o finisce che ognuno va per la sua strada. Trovo che stare con qualcuno per tanto tempo è come indossare lo stesso paio di pantaloni per anni. Dopo un po' tu cresci e quello ti sta stretto, e l'unica soluzione è modificarlo e rimodellarlo su di te o comprarne uno nuovo. Vorrei davvero che le cose andassero bene, soprattutto perché Tegolino è l'unico da cui a un certo punto non sia scappata a gambe levate per la mia testarda e cronica voglia di indipendenza. Come la volpe del Piccolo Principe, mi sono fatta un po' addomesticare, ma ora le nostre vite iniziano a divergere e dobbiamo essere in grado di intersecarci di tanto in tanto, soprattutto quando i bisogni e le priorità sono diverse...
Vi lascio con Lykki Li e con un abbraccio globale! Non vi fischiano le orecchie? Ormai parlo così spesso di voi!

G

10 commenti:

Francesco ha detto...

gigante.....ancora lui....

G ha detto...

LO SAPEVO!
Fra, già ti avevo sgamato mentre scrivevo :-P

Unknown ha detto...

dai, uscirai da questo periodo più forte di prima e con le idee più chiare:D
Maaaaa questo Jurassic Park quindi merita visione o ci rimarrei troppo male abbarbicata ai vecchi ricordi?XD

G ha detto...

Merita, merita! È il giusto compromesso tra la nostra infanzia e l'era attuale :-) bacio Bri <3

Nella Crosiglia ha detto...

La cosa che mi spiace è non sentire l'audio, ma perchè?
Non desidero vedere morire nessun tipo di animale , brontosauri compresi , quindi non andro' a vedere questo Jurassic, anche se ho solo visto il primo.
La questione emigranti è spinosissima, perchè umanamente parlando è straziante, ma dal punto di vista sociale deve avere un altro sbocco , altrimenti andremo noi da loro per mancanza di spazio...
Hai un periodo di scelte, lavori, partenze e arrivi, quindi calma con Tegolino..Non prendere decisioni affrettate quando si è è sotto pressione come una caffettiera, calma e gesso, come si può... certo.
Ma sono sicura ce la farai in tutto, una cosa alla volta e vai che "mammina chioccia" ti protegge..
Ti stringo forte, bimbina mia!

G ha detto...

Non so perché non si senta, a me funziona! :-(
Grazie mamma chioccia per i tuoi preziosi consigli e per le parole di incoraggiamento! Probabilmente è quando la giostra rallenta un pochino che ho troppo tempo per pensare...ma lo sfrutterò al meglio e con saggezza!
Un abbraccio fortissimo!

Patalice ha detto...

sugli immigrati la vedo come Crosiglia: umanamente potremmo essere concordi, ma non è buona la soluzione attuata, ed è tutta l'italia a risentirne ora...

G ha detto...

Di questo sono d'accordo, forse non mi sono spiegata bene nel post: credo solo che ci abbiano lasciati soli ad arrangiarci con il problema...

Silvia Pareschi ha detto...

Sì, sono d'accordo. L'Europa si sta comportando in modo vergognoso sulla questione dell'immigrazione.

G ha detto...

Più andiamo avanti e più mi sembra che l'Europa sia una copertura!