domenica 5 luglio 2015

L'insostenibile pesantezza della valigia

Fare una valigia è un'arte. Ci vuole talento, inventiva, pazienza e una certa tendenza a guardare fuori dal quadrato.
E poi, io penso, ci vuole la coppia cromosoma XY.
Ebbene sì, gli uomini hanno più probabilità di saper fare bene una valigia di noi donne. E non mi vergogno ad ammetterlo! Tegolino ha già pronta la sua, con 4 magliette, un giacchino, due jeans e i suoi invidiatissimi 7 chili scarsi.
Per quanto riguarda la mia, ho più fattori contro che cospirano contro di me.
Il primo è che sono freddolosa e lì su a nord dell'Inghilterra le temperature sono pressocché primaverili (con picchi massimi di 23 gradi e tanta pioggia). Io sono una di quelle persone che il 15 Agosto, se tira vento, indossa il giacchetto di jeans, per intenderci. Dunque non ho potuto fare a meno di buttare in valigia un paio di cose più pesanti, in previsione dei due fattori sopracitati. Poi ho scelto un colore dominante (cosa neanche difficile, perché uso sempre gli stessi 2-3), il blu, in modo che tutto andasse con tutto e fosse intercambiabile come in Vesti Oscar (ve lo ricordate? Era uno dei miei giochi da tavola preferiti!), e ho infilato i calzini negli unici due paia di scarpe che ho portato. E con queste due trovate geniali mi sento abbastanza fiera di me stessa.
Il secondo è che viaggiamo con la famigerata, tanto odiata, discussa Ryanair. Ho già viaggiato con il signor Tony Ryan, ma mai per più di tre giorni, quindi le misure ed il peso del bagaglio a mano mi hanno un po' mandato in crisi. Non tanto per il peso del bagaglio a mano in sé per sé, ma per quello del secondo bagaglio a mano gratuito, che deve misurare massimo 35x20x20. Noi donne non siamo geneticamente programmate ad usare borse piccole. Quanto meno io. Le mie borse si aggirano sui 20-30 kg ciascuna, dimensioni circa quelle di un comodino. Per cui, dopo tante misurazioni (il metro fumava per quante volte l'ho tirato), ho raggiunto un accordo con una minuscola borsetta blu in cui, stile Tetris, ho infilato il sacchetto dei liquidi, il programma della conferenza di 350 pagine e 500 g, il portafogli, passaporto, le pillole per la mia allergia alimentare, l'adattatore, la bilancia da valigia e le carte di imbarco.
Preparare questa valigia mi ha messa a confronto con cose che non avevo mai considerato: gli oggetti proibiti a bordo.
Il deodorante? Eh no, è infiammabile, quindi o puzzi per una settimana o lo compri al primo supermarket che incontri in terra inglese. La lacca e la mia adoratissima spuma bio che rende i miei capelli meno simili ad una balla di fieno del deserto del Nevada? No, pure quelle infiammabili, quindi vale quanto detto su. Il temperino per la matita occhi? No, è una potenziale arma (ma di che?!), quindi tempera la matita fino a rendere la punta sottile come un ago, sperando di non doverla temperare per i restanti 5 giorni. Le pinzette per le sopracciglia? Ma anche no. Quindi o le radi a zero o speri che per 5 giorni non ti cresceranno arbusti simil-sahariani.
E in tutto questo, miei cari, ho il discorso scritto a metà, e non capisco perché mi venga il rifiuto al solo pensiero di scriverlo. E' la stessa sensazione quando finisco la prima grande studiata per un esame e poi devo ripetere ad alta voce tutto quanto per fissarlo nella memoria. Sono assurda, lo so.
Ad ogni modo, sto contando le ore ed i minuti al mio primo viaggio inglese (e anche il mio primo viaggio di lavoro!), con la stessa emozione di quando stai per incontrare un penfriend, o di un appuntamento al buio.
La mia penfriend mi aspetta e il mio discorso anche, dunque vi lascio tutti con un abbraccio e con la promessa (wifi permettendo) di battere un colpo da lì su il più presto possibile.
Vi abbraccio forte
La vostra G, anglofila cronica e piccola esploratrice del mondo

9 commenti:

Kanachan ha detto...

Buon viaggio a te cara G! Non preoccuparti della valigia... io sono riuscita a stare 6 giorni a Berlino solo col bagaglio a mano... e germanwings è pure più restrittivo di Ryanair! Solo 8 kg e non 10!!! Ma è andata tutto bene... e io e la mia amica abbiamo contrabbandato non si sa quanta cioccolata!!! ;)

G ha detto...

8 kg?!?! Sei ufficialmente diventata la mia guru! Io non saprei assolutamente come fare! Già ora sono a 8...mi sono voluta lasciare 2 kg per contrabbandare the e souvenir al ritorno :D

Francesco ha detto...

Io porto più roba di quella che metto

G ha detto...

Spero di non aver esagerato, infatti!

Silvia Pareschi ha detto...

Buon viaggio!!
Anch'io sono così con la la valigia. Penso sempre "ah, stavolta ho poca roba da portare", e poi misteriosamente concludo con una valigia impossibile da sollevare.

Nella Crosiglia ha detto...

La mia piccola G in terra di Albione....Io sono una tecnica delle valigia, diciamo che i miei cromosomi , o almeno una parte sono diventati bagagli, perchè io stessa spesso e volentieri ne prendo le sembianze..
Se fossi più vicino mannaggia..
Ma mi devi promettere che devi venire a trovare la chioccia anche con Tegolino , una di queste rimpatriate...Promesso?
Farai un figurone, lacca o non lacca, peluzzi o peletti, matita o non...sarai meravigliosa..
Ti aspetto , scrivi , mi raccomando...
Bacionissimo giramondo come me!!!!

Mariella ha detto...

Cara ragazza, io e il sig. Tom Ryan da molto tempo abbiamo divorziato. Le mie valigie, come potrai ben immaginare avrebbero bisogno del porto d'armi. Per cui, con rassegnazione della mia metà, sempre voli di linea.
E bagaglio a mano sempre doppio. Borsina a tracolla per i documenti, e borsona per tutto quello che di "indispensabile" mi servirà durante il volo.
Un solo paio di scarpe? arghhhhhhhhhhhhhhh
No scarpe, no party, no vacanza!
Bacio

Unknown ha detto...

Vuoti da viaggio is the way XD Comunque ho notato che rispetto a pochi anni fa , in molti ipermercati sono reperibili le minisize da viaggio a pochissimo prezzo. Certo bisogna un po' scendere a compromessi (tipo sacrificare il deo spray per quello in stick) ma pianificando è possibile.
Che poi parli proprio io che mi porto dietro una casa son quisquilie no?XD

Magnoli@ ha detto...

come ti capiscoooooo?
ormai io ho il terrore della valigia, ed è vero un mio amico è un artista